Rieducazione posturale secondo il Metodo Mézières a Ostia

C’è un'assoluta complementarità fra il metodo Mézières su cui si fonda la rieducazione posturale e la fisioterapia.

Entrambe le tecniche si basano sul fatto che il dolore è solo un sintomo e non la causa di un problema che potrebbe avere un’origine distante dal luogo del dolore.

Una distorsione alla caviglia mal curata in alcuni soggetti può generare dolore al ginocchio, in altri all'anca, in altri ancora in fondo alla colonna.

Molto spesso il dolore appare quindi nelle zone in cui si va a compensare la mancanza di movimento adottando posture scorrette. 

La rieducazione posturale mira a:

• Allentare le tensioni muscolari;

• Ridare la lunghezza originale ai muscoli accorciati.

È compito di un bravo fisioterapista trovare la vera causa del tuo dolore. La rieducazione posturale secondo Mézières mira proprio a questo, attraverso un lavoro fatto di posture in cui si fanno funzionare determinati gruppi muscolari senza le cattive posture abituali.

Il trattamento Mézières richiede una grande precisione ed esige un'osservazione rigorosa, minuziosa e continua.

Durante la rieducazione posturale, il fisioterapista vi farà adottare posizioni di stiramento globale, esercitando una trazione continua e simultanea alle estremità delle catene muscolari, impedendo, nel limite del possibile, le compensazioni.

Queste posizioni globali e totali devono essere tenute con grande rigore e per un tempo abbastanza lungo, associate a un lavoro d'espirazione che mette in allungamento le catene muscolari accorciate.

Al termine di un accurato esame posturale, il fisioterapista studierà una successione di posture personalizzate.

Le sedute di rieducazione posturale sono praticate su un tappeto o un ripiano adeguato. La frequenza delle sedute è generalmente settimanale

La durata è estremamente variabile (alcune sedute possono durare un'ora e mezza).

Il numero non dovrebbe mai essere inferiore a 20 se non 30, ma è la durata di svolgimento del trattamento che va tenuta in conto.

• Terapeutiche: è il paziente che viene a consultare il terapista quando insorgerà il dolore, lo scopo terapeutico è chiaro

• Di mantenimento: molto spesso qualche seduta distanziata è abbastanza per mantenere i risultati ottenuti precedentemente impedendo le ricadute

• Preventive: qualche seduta fatta al momento giusto è sufficiente per evitare l'insorgere dei problemi

• Indicazioni: problemi dolorosi d'origine ortopedica, traumatica, muscolare, reumatica, neurologica o nevralgica. Disequilibri neurovegetativi come certi disturbi cardiaci, digestivi, respiratori, circolatori, ginecologici

• Controindicazioni assolute: primi 3 mesi di gravidanza, stati infettivi e infiammatori acuti, sindromi tumorali, malattie degenerative del muscolo, stati psicotici

• Controindicazioni relative: mancanza di motivazione e di partecipazione del soggetto

• Meccaniche: indolenzimento, crampi, ricomparsa di vecchi dolori, comparsa di dolori sconosciuti al soggetto

• Neurovegetative: freddo, fame, sete, sonno, riso, pianto, tosse, tremito, vertigine

Tutte le persone dai 7 agli 80 anni che cercano un trattamento personalizzato e

tutti coloro che hanno già sperimentato molte terapie senza avere degli effetti positivi.

Nulla si oppone ad alcune terapie praticate in concomitanza con la rieducazione posturale, purché benefiche: omeopatia, agopuntura, terapia manuale, podologia, posturologia, chinesiologia, riflessoterapia cutanea, ma anche rilassamento, sofrologia, psicoterapia.

Dolore all'anca sinistra da un anno. Diagnosi di peri-artrite dell'anca non risolta con un trattamento reumatologico classico.

Dopo un minuzioso esame generale, il terapista si accorge che la caviglia sinistra presenta una limitazione di ampiezza (non dolorosa) nella rotazione esterna, conseguenza di una brutta storta contratta parecchi anni prima e apparentemente guarita.

In qualche seduta di rieducazione posturale la normalizzazione della caviglia libera i tessuti molli dell'anca, che era dolente non riuscendo più a compensare la mancanza di mobilità.

Cervicalgia da 10 anni con cefalee a casco, conseguenza di un incidente di auto.

Lombalgia da 5 anni con blocchi acuti sempre più frequenti.

Impossibilità nello stare in piedi o seduta a lungo.

Muscolatura molto tesa.

Rilevante inarcamento lombare.

Un lavoro di rieducazione posturale e di rilassamento generale le ha permesso di ritrovare una buona postura e un armonioso funzionamento delle strutture.

Mal di testa dall'età di 30 anni (almeno una volta la settimana), dolore ai piedi dall'età di 28 anni, porta dei plantari che non le danno sollievo.

Dopo averla convinta ad abbandonare i plantari che non avevano alcuna efficacia, e dopo una rieducazione posturale globale di 3 mesi, i piedi si sono liberati dalle tensioni comportando una cessazione delle cefalee.